Danza propedeutica

La danza propedeutica è rivolta a bambini di età compresa tra i 6 e 10 anni ed è preparatoria ai futuri studi di danza, siano essi di stile classico o moderno. Nella danza propedeutica vengono solitamente proposti, in maniera divertente, esercizi che hanno il fine di: preparare il fisico dei bambini alla danza, migliorare la postura e correggere in maniera naturale scorrette abitudini motorie, sviluppare una conoscenza dello spazio e del tempo in maniera più o meno implicita e sempre cercando di far passare il tutto attraverso esercizi che non risultino pesanti, faticosi e noiosi. Infatti è provato da psicologi dello sviluppo e da pedagogisti che i bambini imparano meglio giocando, il gioco è infatti una dimensione naturale di sviluppo per il bambino e ogni attività educativa e di apprendimento dovrebbe passare attraverso il filtro del gioco e del ludico. Questo è ancor più fondamentale nella danza, attività di per sé atta a trasmettere gioia e giocosità, lungi quindi da stili di insegnamento basati sulla trasmissione di sequenze di esercizi stancanti, noiosi e magari non adatti al giovane fisico dei piccoli. Lo scopo è imparare a ballare divertendosi e la danza propedeutica deve perseguire questo obbiettivo.
Fino ad una certa età i bambini, in linea generale, non hanno ancora acquisito le categorie di spazio e tempo, e attraverso l’apprendimento naturale del ritmo e l’esplorazione guidata e libera dello spazio i bambini potrebbero sviluppare prima o meglio queste categorie fondamentali.
Inoltre nella danza propedeutica vengono inseriti esercizi che fanno in modo che il bambino socializzi con i compagni e sviluppi un primitivo concetto di gruppo che gioca insieme, fino ad acquisire il concetto di “corpo” che balla insieme: corpo di ballo, concetto che abbandona l’egocentrismo del singolo per una visione di “cooperazione e copartecipazione” nel ballo, perchè si balla perchè è bello e ci si diverte, e non per dimostrare chi è più bravo di chi! Questo è un messaggio fondamentale che spesso e volentieri è stato trasmesso al contrario nel mondo della danza, perdendo di vista il vero senso del danzare. Questo agirà indirettamente sull’egocentrismo tipico del bambino, stimolando gradualmente invece il senso di squadra e l’idea che ognuno ha la sua parte importante nel gruppo di danza e non solo.


Nel corso di danza propedeutica inoltre, i bambini sono portati a familiarizzare e conoscere meglio il proprio corpo, vengono trasmessi quindi, sempre in un campo di validità adatto ai bambini, concetti di anatomia in maniera naturale e pratica. I bambini impareranno a sentire i propri muscoli, le proprie ossa, prima attraverso il tatto, successivamente attraverso il movimento per finire con l’acquisizione di una percezione per attenzione sulla parte del corpo. Lo studio del corpo è fondamentale sia per acquisire una consapevolezza di sé come corpo e sia perché attraverso questa consapevolezza i movimenti potranno essere non più casuali ma naturali, sentiti e armoniosi.
Ovviamente tutto questo avverrà nel tempo, senza bloccare la forte istintività dei bambini e il loro passaggio naturale da una fase ad un’altra.
Al termine del corso di danza propedeutica che di solito dura, a seconda del gruppo e della quantità di lezioni, dai tre anni ai cinque anni, il bambino potrà scegliere se prendere il percorso di danza classica o altri, perché in ogni caso la preparazione data dalla danza propedeutica permetterà lo studio di qualsiasi altra danza.
La visione di danza propedeutica qui proposta è di un tipo di danza preparatoria che non sia obbligatoriamente connessa alla danza classica, ma che permetta di esplorare altre dimensioni musicali, il bambino al termine del percorso potrà scegliere il ritmo che più risuona in lui e fisicamente dovrebbe essere in grado di percorrere vari stili di danza, preparare il corpo e la mente non alla danza classica ma alla danza nelle sue mille forme, sganciare i limiti e potersi esprimere su qualsiasi musica in modo libero ma coerente con il ritmo.

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